La leggenda della Beata Beatrice narra, in forma
mitologica, della vita di Beatrice d'Este, monaca benedettina nata alla
fine del XII secolo.
All'inizio del XIII secolo Beatrice d'Este
approda, con alcune compagne, alla vita di Monastero del Monte Gemola, a
Baone. Il complesso viene chiamato comunemente Villa Beatrice d'Este
proprio in onore di questa "beata" presenza.
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Sirenella è la leggenda della
sirena del Lago di Lispida, uno dei due bacini termali naturali del
territorio euganeo.
La leggende racconta la storia d'amore tra
Sirenella e il conte Monticelli che, molto ammalato, riesce a trovare la
salute nei fanghi dei Colli Euganei.
La storia celebra le benefiche
proprietà del fango termale del lago, che rappresenta tutt'oggi
una risorsa unica e preziosa.
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La leggenda di Berta racconta la storia
di una povera contadina e dell'Imperatrice Berta, moglie di Enrico IV di
Germania.
La leggenda ha contribuito a diffondere un detto popolare
che ancora oggi pronunciamo per alludere ad un passato che si perde
nella notte dei tempi: "E' finito il tempo in cui Berta
filava".
L'antica vicenda viene rievocata a Montegrotto Terme,
ogni anno, la prima metà di settembre, con un corteo storico e
una rappresentazione all'aperto.
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Il Lago della
Costa, ad Arquà Petrarca, ha alimentato, nel corso del tempo,
numerosi racconti e favole, tra cui la
leggenda del Lago di
Arquà. Questa leggenda popolare narra delle acque
fumanti e sulfuree del lago, nelle cui vicinanze sono stati ritrovati
anche reperti palafitticoli che denotano l'antichità del sito,
forse fra i più antichi del territorio Euganeo.
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La porta
del "buso" dei Ladri è una leggenda ambientata
in una caverna del Monte Cinto, alla fine del XIX secolo, e ispirata
allo sperone trachitico che si trova verso la cima del colle.
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Uno strano
scoglio trachitico denominato la
"Carega del
diavolo" ha ispirato l'omonima leggenda. Si tratta di un
grande macigno a forma di sedia, circondato da latri massi minori, che
si trova sulla strada che porta da Calaone a Valle S. Giorgio (Baone).
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