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In seguito alle numerose richieste di precisazioni in merito all'argomento in oggetto, si comunica quanto segue.
L'Ente Parco, con proprio regolamento approvato, ha introdotto già dal 2017 l'uso dell'arco nella forma "all'aspetto" per il prelievo di cinghiali e daini. La caccia con l'arco è consentita dal 2° comma dell'art. 13 della L. 157/1992 ed essa, proprio per le sue diverse caratteristiche, consente al selecontrollore di intervenire in modo ravvicinato all'animale. Proprio per consentire il prelievo dei capi che si spingono nei giardini delle abitazioni e sulle strade, il Parco ha deliberato di procedere alla formazione di alcuni propri selecontrollori già esperti, abilitandoli anche all'uso dell'arco.
Ricordiamo che numerose sono le richieste di intervento da parte dei residenti che subiscono danni dai cinghiali nei pressi delle proprie abitazioni, dove allo stato attuale è impossibile intervenire con armi da fuoco.
Inoltre l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel suo manuale "Linee guida per la gestione degli ungulati" (pagine 189-191) ha inserito la scheda 7.1 "La caccia con l'arco" nella quale definisce la caccia con l'arco "una moderna tecnica venatoria" ed un "mezzo di caccia estremamente efficace, ecocompatibile, etico e sicuro".