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Sito Life Natura, riconducibile all’habitat “Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition”, il Biotopo San Daniele prende il nome dal vicino Colle e rappresenta un tipico esempio di zona umida ad alta valenza naturalistica. Essa si trova in un’area in parte adibita a pesca sportiva, conosciuta anche come Lago Verde di Torreglia, ed è costituito da alcuni stagni artificiali, residuo di un sistema di bacini connessi all’escavazione di argilla per la produzione di laterizi. Gli invasi sono di diversa profondità, alcuni con l’alveo inondato per tutto l’anno, altri a parziale disseccamento estivo; essi fanno parte di un sistema di collettori collegati al corso di due canali: il rio Calcina, originato da sorgive del M. Rua, e lo scolo Rialto.
In tutta la zona tra Torreglia, Abano Terme e Montegrotto Terme, l’acqua tende al ristagno ai bordi dei campi e riempie molti fossi anche d’estate, creando le condizioni per la sopravvivenza di numerose specie vegetali amanti dell’acqua, tra cui alcune in via di rarefazione (Cardamine pratensis, Oenanthe fistulosa, Euphorbia palustris) e altre seriamente minacciate in tutta la Pianura Padana (Ludwigia palustris, Taraxacum palustre).
Il Parco ha eseguito direttamente interventi di pulitura dai rifiuti, taglio della vegetazione infestante, sistemazione e consolidamento di alcune sponde e la creazione di un sentiero ad anello, adatto anche a persone diversamente abili. Lungo il tracciato, è stata creata anche una passerella in legno sopraelevata a ridosso di uno specchio d’acqua, con un punto di sosta schermato per l’osservazione dell’avifauna.
Nell’area antistante i laghetti sono presenti numerose piante autoctone che creano una zona verde che favorisce l’insediamento di animali tipici delle zone umide, oltre a quelli presenti negli invasi. Numerose specie di uccelli acquatici, rettili e anfibi popolano oggi il Biotopo.