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I tempi di percorrenza sono calcolati per un escursionista allenato, possono variare a seconda della preparazione e dell'interesse specifico per le particolarità del tracciato.
Il percorso inizia in via Sottovenda presso Casa Marina, Centro Visite e laboratorio di Educazione Naturalistica del Parco Regionale dei Colli Euganei, recentemente rinnovato; la strada procede sterrata in leggera salita, con ampie curve e un paesaggio aperto su vigneti e ciliegi. Sulla destra, verso la sommità del M. Venda, spiccano i ruderi dell’antico Monastero degli Olivetani. Lasciata sulla sinistra la deviazione per il sentiero “G.G.Lorenzoni” , proseguendo di fianco ad una staccionata, il sentiero procede largo e panoramico sui monti Marco, Fasolo, Gemola, Rusta e Lozzo mentre, a valle, si scorge l’abitato di Faedo.
Un’area di sosta presso un piccolo piazzale delimitato da alcuni castagni, costituisce un’ultima possibilità di parcheggio ai mezzi motorizzati e l’inizio del tratto di sentiero con pista predisposta al transito di mezzi per diversamente abili. Oltrepassando il cancello, ai margini di un interessante bosco di roverella, si notano alcuni splendidi esemplari di erica arborea. Superato sulla destra il bivio che porta ad un’area di sosta attrezzata presso la grande pietraia del versante sud del Venda, si prosegue fino ad arrivare ad un altro slargo, dove sono presenti alcuni esemplari di ginestra e corbezzolo. Il bosco è costituito al limitare del sentiero da roverella e frassini, mentre all’interno, dove si fa più fitto, da castagni.
All’altezza di un cancello, a fianco del quale si nota un primo castagno da frutto, “maronaro”, si esce dal bosco. Di fronte, in un paesaggio caratterizzato da boschi e vigneti, appare il contiguo Monte Vendevolo. Muovendosi tra una casa ed un uliveto, dopo poco si arriva ad un ampio spiazzo dove troneggiano, maestosi, alcuni splendidi esemplari di maronari centenari.
Subito oltre, si incontra sulla destra un avvallamento dove, dopo abbondanti precipitazioni, si forma un’area umida interessante dal punto di vista naturalistico; tenendo la destra, si fiancheggiano una serie di carpini, quindi si procede in un fitto bosco di castagno. Al primo bivio si svolta nuovamente a destra; qui il percorso, delimitato da una staccionata, è in leggera salita. Dopo un breve tratto sbuchiamo sulla radura di una ex cava contornata da castagni, frassini e carpini, dove è collocata un’area di sosta. Percorrendo a ritroso il sentiero, si torna al punto di partenza.