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I tempi di percorrenza sono calcolati per un escursionista allenato, possono variare a seconda della preparazione e dell'interesse specifico per le particolarità del tracciato.
Il sentiero ha il suo punto di partenza presso un'abitazione di via Roverello, cui si arriva agevolmente dall'omonimo passo tra Faedo e Galzignano. Il sentiero procede per un ampio tratto in leggera discesa, fra la boscaglia di robinia e sambuco ed un sottobosco caratterizzato da pungitopo. La discesa si fa più ripida e conduce in un bosco fitto di carpini e acacie, con qualche esemplare di rovere e frassino; dopo una leggera curva a sinistra si prosegue in piano e dove la luce riesce a filtrare, la vegetazione si arricchisce della presenza di acero campestre, biancospini e sorbo terminale.
Gradatamente il bosco di carpini lascia il posto a quello di frassini; al primo bivio si svolta a destra, incontrando una forte discesa tra sambuchi, robinie, roveri e biancospini; al secondo bivio si procede, in piano, a sinistra. Tra le specie interessanti nel sottobosco si incontrano l’asparago selvatico ed il tamaro o uva tamina. In estate o in autunno capita di venire investiti da un forte odore pungente, si tratta di un fungo dalla forma particolare, il Phallus impudicus o uovo del diavolo. Si attraversa un tratto di bosco dal quale si intravedono l’Eremo del Monte Rua, la vecchia chiesa di Galzignano Terme, a destra Valsanzibio e la piana di Monselice. In continuità quasi naturale con il M. Gallo è il bellissimo Giardino Storico all’italiana di Villa Barbarigo, tra i più importanti sia per estensione che per la composizione barocca.
Si continua attraversando un bosco di robinie, e, dopo un breve tratto pianeggiante, inizia una discesa con una forte pendenza; al terzo bivio si svolta a sinistra, scendendo leggermente tra sambuchi, robinie e aceri campestri. Dopo un tratto in piano si incontra una leggera salita, si procede verso nord incontrando alberi di castagno e poco più avanti un vigneto, da dove, guardando verso valle, si può godere della vista sui colli di Battaglia Terme, sulla Rocca di Monselice e sui monti Ricco, Calbarina e Piccolo. Svoltando a sinistra si rientra nel bosco di castagno che delimita il sentiero e, proseguendo la discesa, si incontra un bosco ricco di felce aquilina. Poco più avanti, si giunge nei pressi di una croce dove è stata predisposta un’area attrezzata; da qui è possibile osservare Villa Olivato, il nucleo più antico di Galzignano Terme e la Val Cingolina. La discesa procede da questo punto superando dei coltivi ed un primo gruppo di case, congiungendosi con via del Calto, laterale della strada Cingolina. Per tornare al punto di partenza è necessario percorrere a ritroso tutto il sentiero.