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I tempi di percorrenza sono calcolati per un escursionista allenato, possono variare a seconda della preparazione e dell'interesse specifico per le particolarità del tracciato.
La partenza del sentiero, presso Casa Marina in località Sottovenda. Dopo un tratto di strada bianca, una rapida salita sulla destra conduce all’antica Fontana Olivato, oltre la quale il sentiero gira sotto un grande carpino nero, sale su un ripiano ed entra in un castagneto luminoso con roverella, orniello, carpino nero e dal sottobosco ricco di fioriture primaverili di varie specie.
Proseguendo si incontra una piazzola di una vecchia carbonaia. Dopo un rettilineo si giunge ad una sporgenza rocciosa dove, grazie alla maggiore esposizione solare, troviamo specie di macchia mediterranea, come cisto a foglie di salvia, dittamo e asparago pungente. Segue una rientranza e una nuova sporgenza rocciosa. Da qui la stradina si abbassa fino a un gruppo di ontani neri, caratteristici di zone umide. In questa zona vi era una carbonaia: il carbonile dea busa dei onari.
Il sentiero prosegue leggermente in salita; supera un dosso e si allarga poi in una piazzola sostenuta da massi trachitici, anticipata da un grande acero montano. Poco dopo inizia una breve salita sassosa. Si nota in alto una massiccia roccia: è la Pria de Scanavaca, nel cui vallone sottostante hanno le loro tane tassi, volpi e faine. Il castagneto termina presso un piccolo scoglio di breccia riolitica lasciando il posto a una boscaglia di robinia e sambuco. Si svolta a sinistra nel fresco e umido versante settentrionale.
Proseguendo, il sottobosco diventa più ricco e vivace e, dopo aver superato un bivio che scende a destra verso il Roccolo, al culmine del poggio si svolta a sinistra. Inizia un breve e impegnativo tratto in salita, fino alla deviazione per i ruderi del Monastero degli Olivetani; si prosegue quindi in discesa. Oltrepassate due panche si continua in discesa e, dopo un tratto di sentiero lastricato in pietra, si sbuca sulla strada militare che sale alla dismessa base aeronautica di Castelnuovo. Si segue per un tratto la strada asfaltata fino al primo tornante, la si abbandona proseguendo a destra lungo la stradina che porta a Casa Brombolina. Dopo la curva si segue la deviazione che scende in un avvallamento e risale poi in un bosco di robinia, riprendendo il tracciato originario. Seguendo il perimetro della base militare, si raggiunge la sommità di un crinale con percorso a saliscendi e, attraversata una valletta umida, si punta in salita. All’incrocio si prende a sinistra in salita; si giunge sul ripiano sassoso del carbonile del corno per uscire sullo spigolo luminoso del Corno del Venda. Si passa al versante sud, ricco di essenze mediterranee. Il tracciato riprende prima in salita e poi tagliando in piano il versante, con percorso panoramico. Si entra in un bosco misto e si affianca nuovamente la recinzione dell’ex base militare; si scende fino a incrociare un tracciato più ampio che risale lo spallone a sud-est proveniente dalle Fontane. Il tracciato ora scende lungo la tagliata dell’elettrodotto, percorre tre tornanti in rapida successione e incrocia la deviazione che sale ai ruderi del monastero. Qui imbocca il sentiero a gradini di pali di castagno che scende fino a riprendere il tratto iniziale del sentiero.