- Proposte di viaggio
- Newsletter
- CETS+
Parcheggio e inizio percorso in Via Manzoni davanti alla Cantina Reassi, lungo la strada che da Rovolon porta a Carbonara.
Lasciata la cantina Reassi alla nostra destra proseguiamo verso Carbonara. Dopo circa 100 metri sulla sinistra inizia il sentiero San Pietro, indicato con R6.
Si segue la strada sterrata in leggera salita costeggiando un vigneto fino a passare di fianco ad un’abitazione o quasi nella sua corte, la si lascia sulla destra e si prosegue.
Lungo il sentiero, sulla destra, tra la vegetazione esemplari di cappello del prete, albero con fiorellini bianchi in primavera e bacche rosse in autunno.
Si continua in salita passando accanto ad un’altra abitazione fino a sbucare in un bivio. Teniamo la destra e prima di arrivare alla sommità godiamo del panorama intorno. Sullo sfondo da destra verso sinistra sono visibili il Monte Pasubio, il Cornetto, il Carega e i Lessini. Più vicini al nostro sguardo i Colli Berici con San Pancrazio, Barbarano ed Albettone.
Continuiamo pochi metri e ci ritroviamo sulla strada asfaltata, via Palazzina.
Si attraversa la strada e quasi di fronte ci si ritrova l’imbocco all’altro tratto del percorso. L’inizio della salita è caratterizzato da una parete di pietra simile alla trachite ma più friabile. Era in passato utilizzata per il sottofondo di strade e cortili.
La salita prosegue su uno sterrato circondati da boschi di castagni, vegetazione caratteristica di quest’area.
Si costeggia la corte di un’abitazione e al culmine della salita si apre lo splendido altopiano di San Pietro con sulla sinistra l’omonima chiesetta ora adibita a cantina.(1)
Questa zona era abitata e frequentata in tempi antichi. Lo testimonia il ritrovamento nel 1960 di reperti del Paleolitico medio conservati a magazzino al Museo Archeologico di Este.
Proseguendo a destra si imbocca via San Pietro e 50 m più avanti sulla sinistra in salita seguendo le indicazioni “Terrazzo dei maronari”. Qui si può proseguire fino al punto panoramico per godere di altre meravigliose viste in direzione di Zovon, Vo’, Lozzo e i Colli Berici. In lontananza nelle giornate limpide si notano le ciminiere della Centrale elettrica di Ostiglia.
Senza andare al punto panoramico si può in alternativa proseguire la passeggiata imboccando il sentiero quasi di fronte al cancello della prima abitazione che si incontra.
Ci si inoltra nella vegetazione e si arriva all’incrocio col Sentiero degli Alpini. Quasi di fronte a noi abbiamo la prosecuzione del percorso sulla forestale a destra del tornante.
Se invece preferiamo tornare al punto di partenza possiamo tenere la sinistra e tornare all’altopiano di San Pietro.
Presa la forestale si prosegue per un tratto pressoché rettilineo fino a trovare un sentiero sulla destra che sale ripido in mezzo alla vegetazione.(tratto difficile)
Lungo la salita si incontrano dei massi particolari con nomi caratteristici: “la pria dell’angelo”, con due incavi lato per lato dove assumere una posizione inginocchiata e la “Caregheta dea Madona”, a forma di sedile.
Il sentiero prosegue in salita fino ad arrivare sul piazzale di fronte al Santuario della Madonna del Monte.(2)
La presenza del luogo sacro ha perciò determinato il nome del rilievo stesso, Monte della Madonna.
Diverse sono le alternative per tornare al punto di partenza a Carbonara: