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Parcheggio nel Piazzale degli Alpini (vicino all’ex scuola materna).
Si prende la via asfaltata in salita che porta al Ristorante “Ai Castelli”: da qui subito dietro al ristorante si imbocca il sentiero verso sinistra, che costeggia una proprietà recintata dove sorgono dei vecchi, maestosi castagni chiamati “castagnare de Fassio”. Proseguendo lungo il sentiero, quasi pianeggiante, si incontrano altri vecchi castagni detti “marronari de Grigoeo”.
Da questi, dopo circa 200 metri, si trova un bivio. Teniamo la destra e proseguiamo. Il sentiero si presenta tuttora pianeggiante. A circa 1200 metri dalla partenza troviamo una casa sulla sinistra.(1)
Ad un certo punto il sentiero si inerpica per un breve tratto, alla sommità del quale ritorna pianeggiante. Qui le rocce si animano: osservando le rocce si scoprono delle sculture eseguite sul posto da Alfredo Barbiero un noto artista locale; per un tratto di circa 200 metri sulla destra se ne possono osservare varie.
Dopo circa 100 metri si sfocia al quarto tornante della “strada de Bepi del Monte”.(2)
Dopo 4 tornanti prendiamo sulla destra verso la “strada tagliafuoco”, realizzata alcuni anni fa per poter intervenire prontamente in caso di incendio.
Il sentiero prosegue quindi pianeggiante fino alla Baita di Passo Fiorine.(3)
Dopo circa 1500 metri dall’inizio della strada tagliafuoco e circa 100 metri prima della Baita Passo Fiorine parte il sentiero che scende verso Rovolon e prendiamo quindi a destra. Dopo circa 300 metri, a sinistra si stacca un sentiero la variante R6A che dopo un centinaio di metri si ad un piccolo slargo si trova una grossa pietra detta “Pria del Calcagno.” sopra la quale una leggenda locale asserisce si sia seduta la Madonna, lasciando l’impronta del calcagno.Proseguendo per la variante si arriva a “La Crose”
Se restiamo sul sentiero principale, proseguendo per circa 200 metri prendendo il collegamento al Sentiero degli Alpini possiamo salire su un punto panoramico detto “La crose”, posto come un terrazzo sopra il paese di Rovolon.(4)
Tornando sui nostri passi scendiamo e subito dopo a destra si può salire su un rilievo interessante dal punto di vista storico - archeologico, dove sono visibili le rovine del vecchio castello. Si ritorna sul sentiero principale e fatti pochi passi si trova un vecchio serbatoio di raccolta delle acque, che una volta rappresentava la riserva idrica del paese: questa sorgente era chiamata “El Fontaneo”.
Siamo così giunti al ristorante “Ai Castelli” dal quale scendiamo verso la Chiesa tornando al punto di partenza.