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A piedi

N.28 - Antichi sentieri sopra Luvigliano

A piedi         Elevato interesse: panorama Elevato interesse: storia 
  • Partenza: Loc. Luvigliano - Torreglia (Torreglia)
  • Arrivo: Loc. Luvigliano - Torreglia (Torreglia)
  • Tempo di percorrenza: 1 ora 30 minuti
  • Difficoltà: facile
  • Lunghezza: 3.9 km
  • Dislivello: 195 metri circa
  • Periodo consigliato: da gennaio a dicembre
  • Comuni interessati: Teolo, Torreglia
  • Visualizza la mappa

I tempi di percorrenza sono calcolati per un escursionista allenato, possono variare a seconda della preparazione e dell'interesse specifico per le particolarità del tracciato.

Come raggiungere il sentiero
Da Torreglia o dalla Strada Provinciale n. 89 via Euganea seguire le indicazioni per Luvigliano. Arrivati a destinazione, lasciare il mezzo motorizzato presso i parcheggi consigliati di Villa Vescovi e raggiungere l'ingresso del sentiero in via Fornetto, che sale alla destra di villa Vescovi, guardando verso monte.

Terre Bianche
Terre Bianche
(foto di: Massimo Guercini)
 

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La partenza del sentiero è presso Villa dei Vescovi, storica villa veneta di epoca rinascimentale che per la sua ubicazione sopraelevata, il suo stile elegante e il suo intorno, è una delle ville simbolo del dominio veneziano sul territorio euganeo. Di fronte alla villa si trova la chiesa dedicata a San Martino che appare ben incastonata nel paesaggio: alle sue spalle salgono ripidi il monte Arrigon e il Monte Solone, mentre a destra e a sinistra è incorniciata dalle ville Pollini e Vescovi. Lasciata la parrocchiale e l'entrata a Villa dei Vescovi sulla destra, si prosegue lungo la strada asfaltata fino a svoltare su una carrareccia a sinistra. Si apre qui un noceto; al lato del boschetto scorre un calto che conferisce al fondo valle una percepibile umidità durante tutto l'anno. Non di rado è facile incontrare il gambero di fiume americano e piccoli invertebrati correre instancabili sul letto del ruscello. Superata la vecchia cava con fornace annessa, ben recuperata ad abitazione privata, la strada svolta a gomito sulla destra, la carrareccia si fa più stretta e ripida, scavata sulla scaglia rossa che qui affiora ben visibile ai lati del percorso e sul fondo stesso del sentiero. Anche la vegetazione, qui comunque visibilmente disturbata dal lavoro dell'uomo, cambia lasciando spazio alle specie tipiche del bosco termofilo: roverella, albero di Giuda, cisto e asparago selvatico sono solo alcuni rappresentanti.

Il sentiero sale sostenuto fino a sboccare su un pianoro coltivato nei pressi di una grande croce di legno. Il panorama appaga dalla fatica affrontata; da qui si osservano le principali alture del comprensorio euganeo con i monti Grande e Madonna proprio di fronte, i monti Pirio e Pendice un po' più a sinistra, mentre il vicino monte Solone chiude l'orizzonte a destra. Si prosegue sul sentiero di fronte a noi; prendiamo quest' ultimo e proseguiamo costeggiando il vigneto, per poi addentrarci nel bosco camminando in leggera discesa su un versante fresco e spesso fangoso, tra carpini neri e castagni.
Dopo un po'  la strada riprende a salire dolcemente fino a sbucare su un più ampio sterrato presso una casa in località "terre rosse", dal colore della scaglia (roccia calcarea) che su questo tratto di monte colora il terreno in maniera caratteristica. Dopo aver salito una ripida rampa, dove la pendenza si riduce si può notare che il rosso del terreno lascia il posto a un grigio chiaro: siamo alle "terre bianche", dove la scaglia rossa lascia il posto alle marne euganee, altra roccia calcarea più recente. Il panorama appare tranquillo e isolato: i vigneti si estendono a vista d'occhio, i pendii sono docili e lungo i viali alberati crescono i cipressi che conferiscono un al paesaggio un aspetto romantico.

Siamo sullo spartiacque del monte Arrigon: ad ovest si possono osservare le pareti a strapiombo dei monti Pirio e Pendice, meta ambita da molti arrampicatori, e dirimpetto l'abitato di Teolo. Si prosegue sulla dorsale, quindi a un bivio con l'indicazione dell'Alta Via si prosegue diritti sulla strada principale fino a giungere a un grazioso capitello mariano, che appare come piccola chiesetta con campanella in muratura bianca, costruito dai contadini locali per proteggere i vigneti dalle tempeste. Approfittando delle sedute in muratura si può ammirare il panorama che si estende verso est: i centri termali di Abano e Montegrotto, Padova e la pianura orientale, nei giorni più tersi si può distinguere la laguna con Venezia e Chioggia. La strada prosegue in leggera salita fino a curvare proprio sul retro di Casa Milanta e da qui, prima della curva, si prende la stradina che scende alla nostra sinistra superando due case per poi divenire sentiero che scende ripido tra uliveti e vigneti portandoci rapidamente a Luvigliano nei pressi di Villa Pollini, storica dimora del pianista padovano Cesare Pollini. Da qui infine si ripercorre in discesa la strada lungo le mura perimetrali di Villa dei Vescovi fino al parcheggio.

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