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Il Castello di Este venne costruito nel 1050 da Azzo II che, dalla città, assunse poi il nome di Estense per tutta la sua famiglia. Nel 1339, gli Estensi si trasferirono a Ferrara, lasciando il castello ai Carraresi di Padova, che lo sfruttarono come posizione strategica della città per meglio difendersi dagli Scaligeri e dai Visconti. Dell’originale struttura, rimane oggi solo la cinta muraria, per un perimetro di oltre mille metri, dalla quale si innalzano dodici torri separate dalle cortine a merlatura guelfa, oltre a due imponenti mastii: uno è chiamato Castelletto del Soccorso, sul lato orientale; l’altro, nel punto più elevato, domina l’intero centro storico.
All’interno della cinta si trova un giardino pubblico all’italiana, impreziosito da statue settecentesche rappresentanti divinità mitologiche. Le mura inglobano anche Palazzo Mocenigo (XVI sec.), ora sede del Museo Nazionale Atestino.
Le sorti del castello cambiarono repentinamente a causa delle violente guerre tra la fazione guelfa (a cui facevano capo gli Estensi) e i ghibellini, che assediarono e danneggiarono più volte la fortificazione. Nel 1249 il castello venne distrutto da Ezzelino III da Romano, che provvide poi a restaurarlo, ma nel 1294 i padovani, ormai padroni incontrastati del territorio, lo demolirono nuovamente.